Il recente decreto-legge n. 145 del 2024 introduce importanti novità nella gestione delle richieste di protezione internazionale, modificando la normativa vigente con l’obiettivo di adeguarsi agli orientamenti dell’Unione europea.
L’articolo 1 del decreto apporta cambiamenti rilevanti sulla designazione dei “Paesi di origine sicuri”, che identificano i Paesi considerati generalmente sicuri per i richiedenti asilo. Le modifiche rispondono alla sentenza della Corte di giustizia dell’UE (causa C-406/22), che ha stabilito che un Paese non può essere ritenuto sicuro se alcune sue regioni non soddisfano i requisiti di sicurezza. In linea con questa sentenza, il decreto elimina la possibilità di designare un Paese come sicuro con l’esclusione di determinate aree territoriali. Tuttavia, a partire dal 2026, il nuovo regolamento europeo (UE) 2024/1348 permetterà nuovamente questa possibilità.
Inoltre, l’elenco dei Paesi considerati sicuri sarà aggiornato attraverso un atto avente forza di legge e sottoposto a valutazione annuale da parte del Consiglio dei ministri, con approvazione entro il 15 gennaio di ogni anno. I criteri per la designazione sono definiti in conformità con le direttive europee e le informazioni delle organizzazioni internazionali competenti. Le recenti modifiche hanno escluso Camerun, Colombia e Nigeria dall’elenco, a causa di criticità emerse in alcune aree.
L’articolo 2 del decreto introduce modifiche al decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25, semplificando la procedura giurisdizionale per la sospensione dell’efficacia esecutiva delle decisioni negative sulla protezione internazionale. Ora, la sospensione può essere richiesta con il ricorso introduttivo e deve essere decisa dal giudice entro cinque giorni. In caso di rigetto, il richiedente potrà proporre reclamo alla Corte d’appello, che deciderà entro dieci giorni.
La riforma prevede inoltre l’emissione di un permesso di soggiorno temporaneo per richiesta di asilo se l’istanza di sospensione è accolta. I procedimenti non saranno soggetti alla sospensione dei termini processuali durante il periodo feriale, garantendo maggiore celerità.
Le modifiche introdotte rappresentano un adeguamento necessario per armonizzare la normativa italiana con quella europea. Gli avvocati specializzati in diritto dell’immigrazione devono tenere conto dei cambiamenti relativi alla designazione dei Paesi sicuri e delle nuove tempistiche procedurali. Sarà fondamentale supportare i richiedenti asilo nella presentazione delle istanze e nella gestione dei ricorsi, prestando particolare attenzione ai termini stringenti imposti dalla nuova normativa.
Il decreto-legge n. 145 del 2024 apporta modifiche significative al sistema di protezione internazionale, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza delle procedure e di allinearsi alle direttive dell’Unione europea. Le novità introdotte non solo rafforzano le garanzie procedurali per i richiedenti, ma richiedono anche una maggiore attenzione da parte degli operatori legali, per garantire il rispetto dei diritti di chi cerca asilo in Italia.
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