La Corte di Cassazione ha recentemente fatto chiarezza in materia di danno da superlavoro, ossia il danno alla salute derivante da un’attività lavorativa eccedente la ragionevole tollerabilità. In particolare, le ordinanze si soffermano sugli oneri probatori in capo al lavoratore e al datore di lavoro in caso di infarto causato da turni e ritmi di lavoro intollerabili.
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La Corte di Cassazione ha ritenuto responsabile un datore di lavoro per l’infarto subito da un dirigente medico a causa di turni e ritmi di lavoro intollerabili.
La pronuncia della Corte di Cassazione in materia di danno da superlavoro rappresenta un passo avanti importante per la tutela dei lavoratori. Essa chiarisce gli oneri probatori in capo alle parti, facilitando l’accesso al risarcimento del danno per coloro che hanno subito un infarto o altri danni alla salute a causa di turni e ritmi di lavoro intollerabili.
È importante sottolineare che la responsabilità del datore di lavoro non si limita ai casi di infarto. Anche altri danni alla salute, come lo stress lavoro-correlato, possono causare un risarcimento.
La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro è un diritto fondamentale. La pronuncia della Cassazione rappresenta un importante strumento per far valere questo diritto e per ottenere giustizia in caso di danni causati da un superlavoro.
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